Stampa 3D e modellazione laser del plexiglass

La stampa 3D è nata nel 1986, ma solo negli ultimi anni è entrata a far parte del nostro mondo in modo massivo. Che sia per scopo ludico o per motivi lavorativi, dal 2009 ha cominciato ad essere sempre più presente negli uffici, nelle aziende ma soprattutto nelle nostre case dato che il prezzo è considerevolmente diminuito nell’arco degli anni, rendendola accessibile a chiunque.

Adidas in collaborazione con Carbon (leader nel settore della stampa 3D), in occasione dei giochi olimpici di Tokyo ha presentato una nuova calzatura dedicata agli sportivi. Questa innovativa scarpa è dotata di una suola stampata interamente con questa tecnologia. Viene stampata su misura in base alla conformazione del piede dell’utilizzatore, non è detto quindi che andando avanti nel tempo questa tecnologia diventerà accessibile a tutti e quindi saremo tutti dotati di scarpe su misura adatte al nostro modo di vivere.

Impieghi della stampa 3D nel mondo dell’arte

Una delle più interessanti applicazioni di questa tecnologia è proprio nel campo dei Beni Culturali. Vengono infatti create delle riproduzioni del nostro patrimonio artistico come reperti archeologici, sculture o elementi architettonici da utilizzare in svariati modi.

Gli usi più frequenti di queste riproduzioni sono:

  • Repliche realistiche: vengono stampate delle repliche esatte di opere come busti in marmo o statue da esporre come riproduzioni nei musei o in spazi espositivi privati.
  • Percorsi tattili per ciechi e ipovedenti: vengono allestite delle vere e proprie mostre espositive con delle riproduzioni delle opere. Si possono visualizzare attraverso il tatto queste magnifiche opere dato che sono a tutti gli effetti delle fedeli riproduzioni.
  • Restauro: si stampano le parti mancanti di un’opera per restaurarla e completarla.
  • Merchandising: nei musei potete trovare delle riproduzioni delle opere artistiche in miniatura da portarvi a casa come ricordo.

I materiali che si possono usare per la stampa 3D sono moltissimi. Nel campo della riproduzione di opere d’arte i più utilizzati sono: la ceramica, il cui effetto è molto realistico sia al tatto che per quanto i colori; il marmo, per il quale viene utilizzato un marmo sintetico che è uguale all’originale e per esaltarne l’originalità vengono applicate anche delle patine antichizzanti; i metalli, riprodotti usando polveri metalliche con concentrazioni fino al 99%; nelle riproduzioni lignee vengono utilizzate polveri e fibre di legno; ed infine le plastiche, materiali molto più scadenti ed economiche dei precedentemente citati dove le riproduzioni sono spesso meno fedeli all’originale.

L’implementazione della stampa 3D nelle aziende

Secondo recenti studi il 56,3% delle aziende hanno introdotto nella loro filiera produttiva il processo di stampa 3D. Questa tecnologia permette alle aziende per prima cosa di diminuire i tempi di consegna di un prodotto, aumentarne la qualità e soprattutto diminirne i costi.

La possibilità di diversificare il materiale stampato permette di applicare questa tecnologia in moltissimi settori. Quelli che forse ne hanno beneficiato di più sono il settore aerospaziale, quello delle case automobilistiche e quello della produzione di moto sportive.

Il materiale che più si sposa con questi settori è il Carbon PEEK,  un materiale rinforzato con fibra di carbonio. Questo permette la stampa di componenti molto leggeri ma nel contempo resistentissimi.

Nel campo aerospaziale e della difesa l’obiettivo principale è sempre lo stesso da anni ormai, ridurre il peso dei velivoli mantenendo però sempre alti gli standard dei componenti prodotti. Qui entrano in gioco le aziende che si occupano della stampa di componenti su misura con polimeri termoplastici che permettono un’altissima resistenza alle alte temperature alle quali saranno soggetti.

Taglio laser del plexiglass

Un’altra tecnologia che sta mettendo piede nel campo lavorativo è il taglio e la modellazione di lastre in plexiglass. Queste lavorazioni permettono di creare delle vere e proprie installazioni artistiche riprodotte sotto forma di arredi e articoli d’uso comune. 

Il taglio, la foratura e l’incisione sono le principali operazioni che permettono la modellazione di questo materiale. 

Unendo queste lavorazioni si possono ottenere dei risultati strepitosi, come la Cappella del policlinico di Casilino dove Poliart, un’azienda leader del settore, ha creato una vera e propria vetrata prodotta in plexiglass degna di essere chiamata “opera d’arte”.

Conclusione

La manifattura additiva, più comunemente chiamata stampa 3D è ancora una materia in via di sviluppo e solo negli ultimi anni si è introdotta nel mondo dell’industria. Non è adatta alla produzione di massa quindi come abbiamo spiegato viene utilizzata soprattutto per realizzazioni complesse che normalmente sono molto costose se prodotte con altre metodologie.

Uno dei punti chiave di questa tecnologia è che permette la produzione di pezzi unici di piccole dimensioni e la creazione di vere e proprie opere d’arte molto grandi. Basti pensare che è stato creato un macchinario dalle grandissime dimensioni che è in grado di stampare perfino una casa.